CORINALDO - Borgo piu bello d'Italia - Santuario di Santa Maria GorettiIndirizzo Largo XVII Settembre 1860, 1-2 - Corinaldo
Referente Federica Rossi - Valeria Valenti - Francesco Vitali
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Corinaldo può vantare notorietà mondiale in virtù della venerazione alla martire Maria Goretti, il cui culto non conosce appannamenti e anzi è cresciuto e capillarizzato anche in concomitanza con l’attuale centenario della morte (1902 – 2002), Tanto che la tv di stato ha realizzato e già trasmesso una finction sulla giovinetta di Corinaldo e sempre più sono i pellegrini e i semplici visitatori dei luoghi gorettiani che si recano nel paese dell’entroterra senigalliase. Ribattezzata quale Agnese del XX secolo da papa Pio XII, la fama e la vita di Marietta, come l’hanno sempre chiamata i suoi concittadini dell’epoca e di oggi, àncora la secolare, consolidata, riconosciuta avvenenza storica e artistica di Corinaldo a luogo di spiritualità che nella provincia dorica è preceduta solamente da Loreto. Corinaldo, dunque, e oggi più che mai, sulla scorta della sua storia millenaria, è luogo di arte e di fede.
Arroccata tra i fiumi Cesano e Misa, tra Marca di Ancona e Stato di Urbino, diviene ambito avamposto conteso, per la sua posizione strategica, dalle fazioni guelfe e ghibelline in lotta per il potere durante la crisi del sistema feudale e l’avvento delle signorie.
Corinaldo viene ricostruita letteralmente ex novo nel 1367, con l’attuale cinta muraria, nella quale figurano elementi fortificativi attribuiti al genio del celeberrimo architetto militare senese Francesco Di Giorgio Martini. Nuove mura, nuovi assedi.
Ai Malatesta succedono gli Sforza, e agli Sforza i Della Rovere, con lo spodestato duca di Urbino, Francesco Maria, che tenta nel 1517 di riconquistare Corinaldo e le terre limitrofe sotto il suo diretto dominio.
E' nel ‘600 che Corinaldo si ingentilisce Le famiglie nobili erigono nuove ed eleganti dimore, anche monumentali edifici civili e religiosi, ancora oggi visibili e perfettamente conservati, quali fra gli altri la chiesa del Suffragiodalla caratteristica pianta ottagonale, la chiesa dell’Addolorata, quella di Sant’Anna (patrona di Corinaldo)
Il palazzo municipale e il complesso degli Agostiniani, il teatro storico e i numerosi palazzi gentilizi delle famiglie Cesarini, Orlandi, Marangoni, Amati, Ciani, Mazzoleni.
LEGGENDA: la tradizionale rievocazione storica in costume denominata “Contesa del pozzo della polenta” nasce dalla storiellina, tutta ottocentesca, che riguarda la vicenda di un contadino che, risalendo l’erta che conduceva anticamente dal borgo al centro storico, lascia cadere un sacco di farina di mais nel pozzo al quale tenta di bere per combattere l’arsura estiva. Dal pozzo cominciò a uscire, prodigiosamente, tanta polenta che sfamò i corinaldesi assediati.
Corinaldo - Programma Stagione Teatrale 2013
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